Nuova ecologia

La Nuova Ecologia di Marzo
Speciale elezioni regionali 2010: aspiranti governatori a confronto
su nucleare, consumo di suolo e mobilità

Inchiesta sulle filiere indigeste: viaggio nell’italian sounding
Fra i prodotti tipici preparati con ingredienti d’importazione

Dossier : donne e ambientalismo, oltre le quote rosa

C’è chi lo boccia, chi lo sostiene e chi lo vorrebbe nella regione accanto. La Nuova Ecologia di marzo ha raccolto il pensiero degli aspiranti governatori in lista alle prossime elezioni regionali sul ritorno del nucleare in Italia. La maggior parte di loro ha dichiarato in campagna elettorale la propria contrarietà ad ospitare una centrale atomica nella propria regione. Alcuni però, sia di destra che di sinistra, in linea di principio non si sono dichiarati ostili. Accettano perciò l’idea che i reattori, voluti dal governo, si possano costruire da qualche parte, in Italia, purché non debbano rispondere ai propri elettori. Ma quello di fine marzo sarà un voto importante anche sotto altri aspetti. Nell’inchiesta di Nuova Ecologia infatti i futuri governatori rispondono su mobilità sostenibile, consumo di suolo, sostegno alle rinnovabili. Per aiutare i lettori a scegliere sulla base delle politiche ambientali chi dovrà governare dal mese prossimo i territori.


L’inchiesta di questo mese è dedicata invece alla filiera dei prodotti alimentari italiani: davvero tutti quelli realizzati in Italia contengono materie prime provenienti dal territorio nazionale? Molti infatti, racconta il mensile di Legambiente, contengono derrate importate o con un mix d’ingredienti italiani e d’importazione che finiscono dentro prodotti riconosciuti come made in Italy. La beffa sta nel fatto che non è un illecito o una frode, tranne nei casi in cui queste materie prime sono utilizzate nelle produzione Dop e Igp. Si tratta di un problema che interessa soprattutto prodotti trasformati la cui identità italiana ha una particolare valenza sul piano commerciale, senza considerare che spesso è proprio il consumatore ad essere ignaro della situazione perché le miscele non vengono indicate sul marchio di produzione.

E ancora: un dossier intitolato “Il filo d’Arianna” sul rapporto fra donne ed ecologia che riporta parte degli interventi di un’assemblea che si tenuta alcune settimane fa in Legambiente, un servizio su come organizzare un matrimonio “verde” in piena regola, un’incursione nella mostra Green Life che presenta in queste settimane a Milano il meglio dell’architettura sostenibile. Infine, una carrellata con le dieci imprese più innovative del Sud, dalle quali può arrivare una risposta sul piano della green economy per il rilancio del nostro meridione.

La Nuova Ecologia può essere acquistata nelle librerie Feltrinelli e on-line nell’edicola virtuale (www.lanuovaecologia.it ) al costo di 5 euro (spese di spedizione comprese). Viene inoltre distribuita in abbonamento postale ai soci di Legambiente e agli abbonati (abbonamenti@lanuovaecologia.it , 0686203691).

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