Conferenza nazionale sulla biodiversità

Si chiude a Roma la Conferenza nazionale sulla biodiversità. Le associazioni scientifiche e ambientaliste, e Federparchi esprimono il loro apprezzamento al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, On. Stefania Prestigiacomo, per aver convocato la Conferenza e presentato una bozza di Strategia Nazionale per la Biodiversità, da sottoporre ad un processo condiviso e partecipato. In occasione della chiusura,

RILEVATO che i brevi tempi intercorsi tra la convocazione della Conferenza e la sua effettiva realizzazione hanno reso difficile l’efficacia del percorso partecipativo e richiedono di costruire un processo che abbia nella Conferenza il punto di partenza e non quello di arrivo;

RILEVATO che negli interventi della Conferenza è emersa una condivisione da parte di molti soggetti scientifici e della conservazione di criticità che riguardano la stesura attuale del documento della Strategia Nazionale per la Biodiversità;

Congiuntamente, in uno spirito costruttivo e propositivo nei confronti del MATTM;

AUSPICANO

Che la Strategia integri al suo interno, in particolare:

– la definizione di priorità ed in particolare l’individuazione di obiettivi specifici prioritari identificati con precisione (misurabili, con responsabilità di attuazione in capo a soggetti specifici, con tempi definiti, con identificazione dei costi necessari e delle fonti di finanziamento, con un adeguato sistema di monitoraggio dei risultati ottenuti);

– l’assunzione di precisi impegni di governo da parte dell’Amministrazione centrale che riguardino la costruzione di una politica nazionale per il rafforzamento di una filiera tra ricerca, ricadute territoriali nelle aree protette, nelle aree della Rete Natura 2000 e sul paesaggio, applicazioni nei diversi settori produttivi, con grandi potenziali ricadute sull’occupazione e sull’economia del Paese;

– il pieno coinvolgimento delle Regioni e delle Autonomie Locali nella definizione e nell’attuazione della Strategia, nonché l’assunzione da parte loro delle responsabilità di competenza nella sua attuazione;

– l’inserimento nelle politiche finanziarie di governo di un livello adeguato di spesa e di investimento strutturale per l’attuazione della Strategia, che possa mobilitare considerevoli ricadute economiche ed occupazionali, realizzando anche a livello internazionale la “Grande Opera della Biodiversità”;

– potenziare il ruolo delle aree protette – nazionali e regionali, pubbliche e private – quali sedi privilegiate per la ricerca di base ed applicata, la sensibilizzazione e la conservazione, dotandole di risorse adeguate e di strumenti di verifica di efficacia e di efficienza, come esportatori di know how a servizio dell’intera strategia, come nodi della rete;

– promuovere programmi e azioni che facilitino la partecipazione e il coinvolgimento delle comunità locali e dei diversi attori sociali ed economici nella definizione degli strumenti operativi per l’attuazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità;

– avviare e strutturare un programma per il monitoraggio di tutti gli elementi strutturarli e funzionali della biodiversità in Italia al fine di valutarne lo stato di conservazione;

– sviluppare e sostenere la ricerca di base e applicata alla conservazione come elemento fondante della Strategia Nazionale per la Biodiversità (programma nazionale di “100 dottorati per la biodiversità”, cartografia nazionale floristica e faunistica, rete nazionale delle aree permanenti, iniziativa tassonomica nazionale, rete per le ricerche ecologiche di lungo termine, ecc…):

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