L’eolico rappresenta una delle risorse energetiche rinnovabili tra le più in espansione. La via dello sviluppo, specie per ciò che rappresenta il piccolo eolico, non è solo orientata e perseguita per finalità di risparmio energetico, ma anche per far implementare nuove assunzioni nel settore, quindi per far girare l’economia. Basta pensare a quello che è stato concesso dai governi in Spagna e in Gran Bretagna per rendersi conto di uno sviluppo incredibile, ed inesorabile di questa risorsa “green”.
In Spagna, se si prendono in considerazione gli ultimi 3 mesi, la produzione di elettricità proveniente da questa fonte energetica si è attestata al primo posto, non solo nei confronti delle altre fonti rinnovabili, ma anche e persino nei confronti delle fonti fossili.
Si è raggiunta una produzione energetica pari a oltre i 6 terawatt/h al mese, in tutto il 2012. Una fonte energetica che primeggia, ma la Spagna non si è fermata, anzi: l’EGP Espana ha collegato anche l’impianto eolico di Agreda direttamente alla rete statale, un impianto di 18MW di energia installata, che può vantare una produzione potenziale
e garantita dalle 12 turbine di 1,5 MW ciascuna, di almeno 48 milioni di kWh l’anno. Le riduzioni saranno di circa 35 tonnellate di CO2. Mica male.
Anche il Regno Unito è fortemente orientato verso l’eolico, ed in particolare verso il piccolo eolico, come dimostra lo sviluppo della Evance, produttrice di piccole turbine eoliche: testimonianza ne è l’aumento della produttività di circa il 200% ogni anno. Non solo, ma anche la forza lavoro è stata aumentata con il crescere del settore: calcolata in circa il 50% in più, all’installazione della turbina numero 1500.
Un settore in espansione, l’eolico e il piccolo eolico in Europa, l’ambiente ringrazia.