La nostra moderna società si basa su una cosa fondamentale: l’energia. E se ci pensate l’intera nostra dimora e vita è dipendente da questa. Possediamo tantissimi apparecchi elettrici che necessitano o di essere usati collegandoli alla presa elettrica o di possedere una batteria, ricaricabile o meno, per quelli portatili.
Le batterie
Una batteria è un dispositivo elettrico il cui scopo è fornire un’energia specifica per un periodo di tempo fino al suo completo esaurimento. Le usiamo tutti e quando sono esaurite le gettiamo negli appositi raccoglitori presenti su tutto il territorio nazionale.
Sono presenti nell’auto, nei computer, nei cellulari, nei tablet e, in generale, in tutti quegli apparecchi elettrici portatili e che richiedono una fonte di energia.
Possono essere ad utilizzo singolo (definite primarie) o ricaricabili (secondarie) con i loro adattatori specifici e le troviamo distribuite in vari negozi: dal tabaccaio fino al supermercato e dai distributori certificati nella rete online.
Sono vendute e utilizzabili singolarmente o assemblate in gruppo, definiti pacchi batteria.
Distribuzione sul territorio
Quando ci si reca a comperare una batteria siamo abituati a indicare quelle che ci servono. Questo è dovuto al fatto che la standardizzazione dei normali apparecchi elettrici riportano sulla confezione che tipo di batteria e la quantità che ne serve. Se apriamo il telecomando della nostra televisione vediamo immediatamente il tipo e numero di batterie che occorre e andiamo a prenderle senza leggere le specifiche riportate sul manuale d’uso.
Queste sono le batterie d’uso quotidiano ma se riflettiamo un attimo, su alcuni apparecchi la storia è ben diversa. Un computer portatile ha la sua specifica batteria con voltaggi e frequenze chiaramente indicate, usare infatti il caricatore di un altro computer ne può causare la rovina (ecco perché i jack di collegamento sono differenti) se ne deduce quindi che spesso vengono usate batterie non standard e tecnologicamente più evolute quali possono essere, ad esempio, quelle presenti all’interno di un cellulare.
Le batterie e l’industria
Quando si pensa all’industria si è portati a considerare che tutti i lavori eseguiti vengano fatti usando strumenti e utensili elettrici a filo collegati alla classica 380 Volt di potenza. Nulla di più sbagliato.
In una qualsiasi attività produttiva troveremo molti apparecchi elettrici che usano batterie, basti pensare ai classici avvitatori industriali. Anche le stazioni di lavoro CNC (controllo numerico) hanno al loro interno delle batterie che svolgono operazioni di memorizzazione dei parametri e della fasi di accensione, spegnimento e controllo interno dei componenti.
Così come tutte quelle strumentazioni dedicate di macchinari di produzione specificatamente progettati, nonché a particolari strumenti di misura e verifica.
E non è raro che alcuni di questi utensili o macchinari industriali abbiano bisogno di un’alimentazione con tensioni e correnti non presenti in nessuna pila o batteria standard in commercio e debbano quindi rivolgersi a produttori e distributori che effettuino assemblaggio su misura.
Produttori e distributori
Esistente fin dal 1859 la batteria ha una lunga storia evolutiva. Ne esistono di tantissimi tipi e che sfruttano diversi materiali. I produttori si basano su specifiche tecniche ben indicate quali prestazioni, dimensioni, tensioni, voltaggi, durata e ambiente di utilizzo.
Ci sono molti produttori e distributori nel panorama industriale, i più affidabili sono coloro che sono certificati e che quindi hanno il giusto know-how per venire incontro alle esigenze di chi necessita di competenza e serietà. Che possano quindi avere indicazioni su quale sia la migliore soluzione al loro problema. Un produttore certificato viene in pratica garantito da uno o più brand presenti nel settore, come nel caso di Torricellasrl.it, che si occupa quindi non solo di distribuzione (vendita) ma anche di assemblaggio su misura di pacchi batteria con le tensioni, dimensioni e circuiti di protezione richiesti.
Come abbiamo visto una corretta alimentazione fa la differenza, nel campo industriale sappiamo tutti che il tempo è denaro e se uno strumento non viene alimentato nella maniera adeguata può comportare perdite non indifferenti e se pensiamo al panorama medicale diviene addirittura vitale.
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