Cosa fare se si scopre un tetto in eternit?

Cos’è l’eternit
Brevettato nel 1901 dall’austriaco Ludwig Hatschek, l’eternit è fuorilegge dal 1994.
Ispiratosi alla parola di origine latina aeternitas, che vuol dire eternità, l’austriaco ha voluto conferire già dal nome la caratteristica principale del marchio di fibrocemento, la sua indistruttibilità nel tempo.

Scoperta tale caratteristica in Italia, dal 1930 l’edilizia lo predilige agli altri materiali: è a cominciare dal 1960 che però prende piede la consapevolezza della dannosità del materiale, in grado di causare malattie gravi e spesso mortali, come il mesotelioma pleurico, forma particolarmente grave ed aggressiva di tumore e la asbestosi, una malattia polmonare invalidante. E’ per questo che in Italia, dal 1992, ne è vietata l’importazione, l’esportazione, l’estrazione, la produzione e la commercializzazione.

Per quanto oggi l’utilizzo dell’eternit è considerato illegale, resta comunque un materiale che in passato è stato largamente utilizzato, ragione per cui è molto facile trovarlo ancora in edifici risalenti a prima degli anni novanta, soprattutto nei rivestimenti, nelle coperture e nei controsoffitti.

Niente di più facile quindi, di ritrovarlo utilizzato nei serbatoi, nelle tettoie, nelle tegole e talvolta nei pavimenti.

La sua illegalità però, implica al proprietario di un immobile, qualora scopra la sua presenza, di dichiararlo alle autorità competenti affinché se ne proceda allo smaltimento.

I passi da compiere in caso di scoperta di eternit

I proprietari o i custodi di edifici al cui interno è presente l’eternit, sono obbligati per legge, a farne immediata denuncia presso le autorità competenti, le Asl.
Le Aziende Sanitarie Locali, presso i propri uffici, hanno istituito un apposito registro dove sono annotate le segnalazioni di presenza di eternit.

In seguito alla segnalazione del responsabile dell’immobile, la Asl di appartenenza si recherà sul posto per un sopralluogo e darà il via alla procedura idonea, costituita da un programma di controllo e di manutenzione affinché la salute delle persone inquiline dell’edificio sia salvaguardata e per predisporre e favorire lo smaltimento.

L’intera procedura è presenziata da un responsabile competente, il cui compito principale sarà quello di circoscrivere e certificare il punto dove è presente l’amianto, di informarne le persone interne allo stabile e di far si che vengano predisposte tutte le misure di sicurezza idonee al caso.

Eseguita la fase preliminare, il responsabile incaricato avrà l’obbligo di redigere un documento di valutazione del rischio, dove saranno indicati i rischi legati alla presenza dell’amianto: se quest’ultimo risulta essere in buone condizioni, non c’è obbligo di rimozione ma di manutenzione e di controllo da parte del proprietario o custode dell’immobile. Qualora l’eternit dovesse essere in cattive condizioni, si dovrà procedere alla sua dimissione e bonifica.

E se l’eternit è in un condominio?

In caso di presenza di amianto all’interno di un condominio, sarà l’amministratore a a dover effettuare una precisa mappatura del materiale fuorilegge all’interno dello stabile, avvalendosi della collaborazione di un tecnico abilitato. L’amministratore ne informerà i condomini e qualora l’amianto presenti condizioni da dover essere immediatamente rimosso, ne darà denuncia alla ASL di appartenenza, pena una sanzione amministrativa pecuniaria che va dai 2582 a 5164 euro. Le intere spese sono a carico del condominio, ripartite su di una base millesimale.

E se ad avere l’amianto è il vicino?

Nel caso in cui si riscontri la presenza di eternit presso l’abitazione del vicino, è possibile segnalare il fatto rivolgendosi alla Asl, per poter dare il via alla procedura idonea di smaltimento.

E se solo dopo il compromesso, scopro di avere l’eternit nel mio nuovo appartamento?

Purtroppo non si recede dal contratto d’acquisto, ma si può ottenere uno sconto sul prezzo.


Smaltire l’amianto

E’ importante affidarsi, in caso di bonifica e smaltimento, a esperti del settore e per esaurire l’argomento un link utile è  eternit.roma.it

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