Solare o fotovoltaico: ecco come scegliere

Solare termico e fotovoltaico possono sembrare, per un non addetto ai lavori, due tecnologie identiche. In realtà esistono delle differenze ben precise, che è importante conoscere per evitare di puntare sulla soluzione sbagliata.

Ce ne parla Friuli Ristrutturazioni leader nella redazione di certificazioni energetiche in FVG

Qual è la tecnologia migliore

Dal punto di vista tecnologico in teoria il fotovoltaico potrebbe essere considerato la soluzione più versatile, visto che si potrebbe ipotizzare di usare uno scaldacqua elettrico per la produzione di acqua calda in modo da approfittare dell’energia elettrica che viene generata dall’impianto. Tuttavia si tratta di una scelta non corretta. Infatti, immaginando di installare unicamente un impianto di fotovoltaico da 3 kW per poter avere acqua calda sanitaria, magari con uno scaldacqua elettrico, il costo della bolletta non sarebbe abbattuto solo perché non c’è differenza tra la potenza dell’impianto e la potenza del contatore Enel. Al contrario, a ben vedere la resa dell’investimento sarebbe destinata a scendere, in quando il costo per produrre la medesima quantità di acqua calda per mezzo di un impianto solare termico sarebbe molto più basso per ciò che riguarda l’impianto. 

Pro e contro di un impianto fotovoltaico

Per un impianto fotovoltaico il dimensionamento non deriva dalla potenza che viene utilizzata dal contatore, ma è frutto del quantitativo di energia che viene consumato nel corso di un anno: è la voce che in bolletta viene indicata come fabbisogno energetico annuo. In altri termini, un impianto fotovoltaico non può essere considerato una tecnologia che consenta la fruizione senza limiti di energia elettrica. Infatti, un limite esiste, ed è rappresentato dalla quantità di energia elettrica che può essere prodotta in un anno dall’impianto. 

Impianto fotovoltaico: quanta energia può essere prodotta?

Si è verificato che la quantità di energia elettrica che può essere generata da un impianto fotovoltaico non può mai essere superiore a 1600 ore di funzionamento dell’impianto a piena potenza nominale. Per citare un esempio concreto, un impianto da 3 kWP è in grado di produrre nel corso di un anno non più di 4.800 kWh, pari a 1.200 euro di energia consumata. Ciò vuol dire che a fronte di un consumo di 1.500 euro tale tipologia di fotovoltaico non sarà in grado di alimentare per tutto l’anno la totalità delle utenze elettriche, e si avrà bisogno di un impianto di dimensioni maggiori. Il fotovoltaico e il solare termico, insomma, non sono alternativi, ma possono essere complementari e usati l’uno in parallelo all’altro.

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